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"Chi ha conosciuto gli ardui cammini
cileni ha conosciuto la solitudine e la sua corte. Le
grandi montagne ancestrali...pietre rivoltate che
vogliono diventare vive e gridare. Il freddo
armonizzato al deserto...il niente che annienta e
annulla...immensità di bellezze vertiginose.
Vento...aria piangente e coltello che trafigge il blu
assoluto. E ancora rocce nere e ghiaccio sfaldato...
Assenza di mari antichi dove naviga il
condor...freccia vagabonda"
(El Condor Jara)
Cantautore folk cileno,
direttore di teatro, vincitore di prestigiosi
premi in diversi festivalfolcloristici (primo premio
al primo festival della Nueva Cancion Chilena con la
canzone Plegaría a un labrador accompagnato dal
complesso Quilapayún).
Autore prolifico, tra le sue composizioni più famose:
Te recuerdo Amanda,
El cigarrito,
El aparecido, canzone che porta come
sottotitolo Galope por E.CH.G. (galope -ritmo
sudamericano- per Ernesto Che Guevara).
La sua opera è interamente volta
all'impegno politico.
la sua storia
Victor
Jara nasce a Loquen, una piccola città
nei pressi di Santiago, in Cile, da una
famiglia di contadini. Dopo alcuni anni di
matrimonio, suo padre li abbandona e la
madre, Amanda, si ritrova a dover crescere
da sola Victor e i suoi fratelli e
sorelle. E’ una donna ottimista e molto
forte: lei stessa una cantante, insegna a
cantare e a suonare la chitarra anche a
Victor, e avrà una grande influenza sul
suo futuro stile musicale. Amanda muore
quando Victor ha solo 15 anni: egli allora
entra in seminario, ma dopo soli due anni
ne esce per andare ad arruolarsi nell’esercito,
dove rimane per alcuni anni. Al suo
ritorno a Loquen, Victor inizia a studiare
la musica popolare cilena e inizia anche a
interessarsi di politica. Comincia a
esibirsi in pubblico sempre più spesso, e
nel 1966 esce il suo primo disco
intitolato semplicemente Victor Jara. Le
sue canzoni sono piene d’amore per il
suo popolo, semplice e gran lavoratore:
molte di esse sono attacchi contro le
ingiustizie sociali e gli scandali
politici. Victor è elemento portante del
movimento musicale conosciuto come Nueva
Cancion, coinvolto in molte attività
rivoluzionarie. Solge anche un’intensa
attività teatrale: nel 1960 mise in scena
come regista La Mandragola di Machiavelli
e successivamente autori come Bertoldt
Brecht, Raul Ruiz, Alessandro Sieveking,
Peter Weiss. Nel 1961 come direttore
artistico lavorò in Olanda, Francia,
Unione Sovietica, Cecoslovacchia. Nello
stesso anno conobbe Joan Turner. Nelle
elezioni presidenziali del 1973 si schiera
per Salvador Allende, dando concerti in
favore dei suoi ideali politici. La
campagna di Allende è un successo ma,
poco dopo essere stato eletto, viene
destituito da un colpo di stato
organizzato dai militari. Nel corso dei
rastrellamenti di quei giorni, anche
Victor viene arrestato. Dopo alcuni giorni
di prigionia viene portato, assieme ad
altri prigionieri politici, nello stadio
nazionale del Cile, dove aveva tenuto
alcuni dei suoi concerti per Allende. Lì
i militari stanno torturando i loro
prigionieri: spezzano le mani di Victor e
lo deridono, dicendogli di cantare le sue
canzoni. Nonostante le torture, Victor
intona la canzone del Partito di Unità
Popolare, e viene brutalmente ucciso a
colpi di pistola. Sua moglie Joan viene
condotta davanti al suo corpo massacrato e
ha solamente il tempo di organizzare il
funerale e la sepoltura, prima di dover
lasciare segretamente il paese, portando
con sé alcuni nastri con la sua musica.
Oggi le sue canzoni, politicamente
impegnate e così intensamente umane, sono
ricordate e amate in tutto il mondo.
EL APARECIDO
LO SPETTRO
Abre sendas por los cerros,
deja su huella en el viento,
el águila le da el vuelo
y lo cobija el silencio.
Nunca se quejó del frío,
nunca se quejó del sueño;
el pobre siente su paso
y lo sigue como un ciego
Córrele, córrele, córrela
por aquí, por allí, por allá,
córrele, córrele, córrela
córrele, que te van a matar!
Su cabeza es rematada
por cuervos con garras de oro,
cómo lo ha crucificado
la furia del poderoso!
Hijo de la rebeldía,
lo siguen veinte y más veinte;
porque regala su vida
ellos le quieren dar muerte
Córrele, córrele, córrela,
por aquí, por allí, por allá,
córrele, córrele, córrela,
córrele, que te van a matar!
*****
Apre sentieri sui monti,
lascia la sua impronta nel vento;
l'aquila gli dà le ali
e lo protegge il silenzio.
Mai si è lagnato del freddo,
mai si è lagnato del sonno,
e i poveri gli vanno dietro,
lo seguono come ciechi.
Corri, corri, corri
di là, di qui, di qua,
corri, corri, corri,
corrì, sennò ti ammazzano!
Sulla sua testa si aggirano
corvi dagli artigli d'oro,
ecco come lo ha crocifisso
la furia del potente!
Figlio della ribellione
lo inseguono a venti per volta;
perché regala la sua vita
loro vogliono la sua morte.
Corri, corri, corri
di là, di qui, di qua.
corri, corri, corri,
corri, sennò ti ammazzano!
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