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 victor jara (1938-1973)

   
 Su

"Chi ha conosciuto gli ardui cammini cileni ha conosciuto la solitudine e la sua corte. Le grandi montagne ancestrali...pietre rivoltate che vogliono diventare vive e gridare. Il freddo armonizzato al deserto...il niente che annienta e annulla...immensità di bellezze vertiginose. Vento...aria piangente e coltello che trafigge il blu assoluto. E ancora rocce nere e ghiaccio sfaldato... Assenza di mari antichi dove naviga il condor...freccia vagabonda"
 (El Condor Jara)

Cantautore  folk  cileno,   direttore  di teatro, vincitore di prestigiosi premi in diversi festivalfolcloristici (primo premio al primo festival della Nueva Cancion Chilena con la canzone Plegaría  a un labrador accompagnato dal complesso Quilapayún). 
Autore prolifico, tra le sue composizioni più famose:
Te recuerdo Amanda,
El cigarrito,
El aparecido, canzone che porta  come sottotitolo  Galope por E.CH.G. (galope -ritmo sudamericano- per Ernesto Che Guevara). 
La sua opera  è interamente  volta all'impegno politico.

 

la sua storia

Victor Jara nasce a Loquen, una piccola città nei pressi di Santiago, in Cile, da una famiglia di contadini. Dopo alcuni anni di matrimonio, suo padre li abbandona e la madre, Amanda, si ritrova a dover crescere da sola Victor e i suoi fratelli e sorelle. E’ una donna ottimista e molto forte: lei stessa una cantante, insegna a cantare e a suonare la chitarra anche a Victor, e avrà una grande influenza sul suo futuro stile musicale. Amanda muore quando Victor ha solo 15 anni: egli allora entra in seminario, ma dopo soli due anni ne esce per andare ad arruolarsi nell’esercito, dove rimane per alcuni anni. Al suo ritorno a Loquen, Victor inizia a studiare la musica popolare cilena e inizia anche a interessarsi di politica. Comincia a esibirsi in pubblico sempre più spesso, e nel 1966 esce il suo primo disco intitolato semplicemente Victor Jara. Le sue canzoni sono piene d’amore per il suo popolo, semplice e gran lavoratore: molte di esse sono attacchi contro le ingiustizie sociali e gli scandali politici. Victor è elemento portante del movimento musicale conosciuto come Nueva Cancion, coinvolto in molte attività rivoluzionarie. Solge anche un’intensa attività teatrale: nel 1960 mise in scena come regista La Mandragola di Machiavelli e successivamente autori come Bertoldt Brecht, Raul Ruiz, Alessandro Sieveking, Peter Weiss. Nel 1961 come direttore artistico lavorò in Olanda, Francia, Unione Sovietica, Cecoslovacchia. Nello stesso anno conobbe Joan Turner. Nelle elezioni presidenziali del 1973 si schiera per Salvador Allende, dando concerti in favore dei suoi ideali politici. La campagna di Allende è un successo ma, poco dopo essere stato eletto, viene destituito da un colpo di stato organizzato dai militari. Nel corso dei rastrellamenti di quei giorni, anche Victor viene arrestato. Dopo alcuni giorni di prigionia viene portato, assieme ad altri prigionieri politici, nello stadio nazionale del Cile, dove aveva tenuto alcuni dei suoi concerti per Allende. Lì i militari stanno torturando i loro prigionieri: spezzano le mani di Victor e lo deridono, dicendogli di cantare le sue canzoni. Nonostante le torture, Victor intona la canzone del Partito di Unità Popolare, e viene brutalmente ucciso a colpi di pistola. Sua moglie Joan viene condotta davanti al suo corpo massacrato e ha solamente il tempo di organizzare il funerale e la sepoltura, prima di dover lasciare segretamente il paese, portando con sé alcuni nastri con la sua musica. Oggi le sue canzoni, politicamente impegnate e così intensamente umane, sono ricordate e amate in tutto il mondo.


EL APARECIDO
LO SPETTRO

Abre sendas por los cerros,
deja su huella en el viento,
el águila le da el vuelo
y lo cobija el silencio.

Nunca se quejó del frío,
nunca se quejó del sueño;
el pobre siente su paso
y lo sigue como un ciego

Córrele, córrele, córrela
por aquí, por allí, por allá,
córrele, córrele, córrela
córrele, que te van a matar!

Su cabeza es rematada
por cuervos con garras de oro,
cómo lo ha crucificado
la furia del poderoso!

Hijo de la rebeldía,
lo siguen veinte y más veinte;
porque regala su vida
ellos le quieren dar muerte

Córrele, córrele, córrela,
por aquí, por allí, por allá,
córrele, córrele, córrela,
córrele, que te van a matar!

*****

Apre sentieri sui monti,
lascia la sua impronta nel vento;
l'aquila gli dà le ali
e lo protegge il silenzio.

Mai si è lagnato del freddo,
mai si è lagnato del sonno,
e i poveri gli vanno dietro,
lo seguono come ciechi.

Corri, corri, corri
di là, di qui, di qua,
corri, corri, corri,
corrì, sennò ti ammazzano!

Sulla sua testa si aggirano
corvi dagli artigli d'oro,
ecco come lo ha crocifisso
la furia del potente!

Figlio della ribellione
lo inseguono a venti per volta;
perché regala la sua vita
loro vogliono la sua morte.

Corri, corri, corri
di là, di qui, di qua.
corri, corri, corri,
corri, sennò ti ammazzano!