Residencia en la tierra,
opera del poeta cileno Pablo Neruda
pubblicata in tre tappe successive, nel 1933 (a
Santiago del Cile), nel 1935 (a Madrid, in 2
volumi) e nel 1947 (a Buenos Aires, col titolo
di Tercera residencia),dove vengono raffigurate
immagini disperate di un mondo distrutto dal
progresso.
La raccolta riflette in
modo altamente espressivo tre distinti periodi
della vita del poeta, costituendo la preziosa
sintesi lirica di un ventennio decisivo (1925-
45). Il primo volume, che raccoglie poesie e
prose composte fra il 1925 e il 1931 nel Cile e
in Asia (Birmania, Ceylon e Giava), esprime in
modi surrealistici un vertice di solitudine e di
disperazione interiore (e sono forse le liriche
più pure che Neruda abbia mai scritto); il
secondo, nato in Argentina e in Spagna, segna,
negli stessi modi, un riavvicinamento del poeta
alle realtà esteriori; il terzo, in cui
figurano già poemi politici come España en el
corazón e due canti a Stalingrado, riflette
l'evoluzione del poeta negli anni della guerra
civile spagnola e della II guerra mondiale, che
lo doveva condurre, nel 1945, alla militanza
comunista. Qui gli esiti lirici sono
indubbiamente inferiori; ma nell'insieme, la
Residencia è un testo di importanza capitale
nell'opera del fecondo poeta.
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