La Verità
Indice
Prefazione
Gesù nel Qur'an
Chi è Gesù(pscl)
Chi Segue
Possono Unire
Prospettiva
Dialogo
Dialogo-1
Dialogo-2
Dialogo-3
Dialogo-4
Dialogo-5
L'antico Paganesimo
Vero Fondatore
l'Origine della Trinità
La Dottrina
Le Scritture
Un ritratto Bibblico
Come salutare?
Falso Profeta?
Analisi
Maiale
Perchè l'Apostoli
Gesù Negato?
Dio è Uomo?
Re di Re?
Gesù musulmano?
Chi sono i Figli
Figlio di Dio
Miracoli Simili
Gesù è un Ebreo?
Perchè deve morire?
Melchisedec
Genitori di Eva?
Gabriele più grande di Dio
Lo Spirito e la Statue
Dioa ha paura?
Possono ucidere?
Ebraico o Greco?
Ismaele o Isacco?
Fate vostra scelta
Il Vangelo di Giovanni
Le scritture incompleto
10 comandamenti
Il Bastardo?
Due libri Uguali
Un libro Ispirato?
perche maledizione
Profeti di Dio
Emmanuele Significa?
Il peccato Originale
Gesù disse mai?
Se gesù è Dio
Io Sono
Gesù non è Dio
Gesù è figlio Unico?
Gesù è il Padre
Gesù e Miracoli
Gesù nella Bibbia
Gesù e lo Spirito
Gesù e Mesia
Gesù non deve dire?
Gesù fu innalzato
Non possiamo salvare
Perchè lo adorano?
Dia ha un Dio?
Quante figli ha Dio?
Chi è più grande?
Come dobbiamo pregare?
La Bibba e Maometto(pscl)
Chi è Gesù?
l'Islam Respinge
Tradizione l'Islamica
Cose è l'Islam
Puro Monoteismo
Donne
Poligamia
La guerra Santa
Ultimo Parola
Cari Cristiani
99 Nomi di Allah
Ebrei come pensano
l'Origine della Trinità

L'Origine storica della mitologia della Trinità

Giovanni 8:32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

La parola "Trinità" appare verso il 180 d.C. ad opera dell'apologista Teofilo di Antiochia. In seguito, la dottrina della Trinità venne progressivamente delineata e difesa dai padri della Chiesa (fra gli altri da Atanasio, Basilio di Cesarea e Ilario di Poitiers) e dai concili tra il II e il IV secolo d.c. contro le numerose eresie, che rifiutavano l'uguaglianza delle tre persone in Dio, in particolare il monarchianismo e l'arianesimo. I due concili di Nicea (325 d.C.) e di Costantinopoli (381 d.C.) stabilirono l'unica natura di Dio e le distinzioni delle tre persone, la loro uguaglianza e la loro consustanzialità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse, tuttavia, differiscono nell'interpretare il dinamismo trinitario: per gli ortodossi lo Spirito Santo procede solamente dal Padre, mentre per la Chiesa cattolica procede dal Padre e dal Figlio (Vedi Filioque). Sant'Agostino, nel suo De trinitate, propose una spiegazione della Trinità procedendo da un modello psicologico: egli istituì un parallelismo tra le tre persone e le facoltà dell'anima umana.

Natura delle divinità romane (Theodor Mommsen)

Nella sua monumentale Storia di Roma (1854-1856) l'insigne storico tedesco Theodor Mommsen analizza le origini e le caratteristiche della religione romana. Alla base di essa, secondo lo studioso, vi sono concetti di personificazione e astrazione, ma anche il bisogno di un ordine e di una classificazione ispirati alla divisione di persone e cose secondo le linee del diritto privato. Tra le più antiche divinità romane si annoverano quelle della semente, del lavoro dei campi, del suolo, del confine: tra queste il più "speciale e proprio dei romani" è il Giano bifronte, il dio che veglia sulle porte e i passaggi.

"La sostanza della mitologia romana, come dell'ellenica, è l'astrazione e la personificazione; anche il nume degli Elleni è il riflesso di un fenomeno della natura, o la concretizzazione di un'idea; e anche al Romano come al Greco ogni nume appare sotto forma di persona, come prova il concetto che ogni deità è maschio o femmina, e l'invocazione al nume ignoto "Sei tu dio o dea, maschio o femmina?". Quindi la profonda convinzione che si debba gelosamente serbare segreto il nome del vero genio tutelare del comune, affinché non lo apprenda il nemico, e chiamando il dio con il suo nome, non l'attiri di là dai confini. Un residuo di questo potente concetto è particolarmente unito alla più antica e più nazionale delle divinità, cioè a Marte. La religione romana non ha, nelle sue scarse e aride creazioni, nulla che anche lontanamente possa contrapporsi al culto apollineo, trasfigurazione di ogni bellezza corporea e morale, né alla divina ebbrezza dionisiaca, né ai profondi ed arcani riti etonici, né al simbolismo dei misteri. Essa ha anche l'idea di un "dio cattivo" (Vediovis), della divinità della malaria, della febbre, dei morbi e forse anche del furto (laverna), e la coscienza di apparizioni di fantasmi (lemures), ma tutto ciò non vale a produrre quel sacro orrore del terribile e dell'ignoto, a cui tende l'anima umana, né a spingere il pensiero verso l'incomprensibile, o personificarlo con il male, che si trova nella natura e nell'uomo, e che è pure un aspetto che non deve mancare nella religione, se in essa deve interamente estrinsecarsi e manifestarsi tutto l'uomo."

Età ellenistica Periodo compreso tra la morte di Alessandro Magno (323 a.C.) e l'affermazione della supremazia di Roma (battaglia di Azio, 31 a.C.), durante il quale la cultura greca divenne il comune denominatore dei popoli che abitavano il Mediterraneo e l'Asia Minore.

La religione dell'età ellenistica fu caratterizzata da forme di sincretismo, in cui convissero divinità greche e divinità di origine orientale e che si tradusse, ad esempio, nell'identificazione della dea egiziana Iside con la divinità ellenica Demetra. La Bibbia venne tradotta in greco ad Alessandria: fu così che il Nuovo Testamento si diffuse in tutta la koinè mediterranea.
Con il declino delle monarchie ellenistiche nel II e I secolo a.c., si assistette all'espansione di Roma verso la Grecia e il Medio Oriente. In tal modo la cultura ellenistica – che costituì una componente fondamentale della civiltà romana – continuò a permeare per secoli le forme della cultura del mondo occidentaleIside Nella mitologia egizia, dea della fertilità e della maternità. Gli egizi la credevano figlia del dio Keb ("Terra") e della dea Nut ("Cielo"), sorella e sposa di Osiride, giudice dei morti, e madre di Horus, dio del Cielo. Dopo la fine del Regno Nuovo nel IV secolo a.C., il centro del culto di Iside, al suo culmine, era Philae, un'isola sul Nilo in cui le venne dedicato un grande tempio costruito all'epoca della trentesima dinastia. Antichi racconti attribuivano a Iside poteri magici e spesso veniva rappresentata con sembianze umane e corna bovine. La sua personalità era ritenuta simile a quella di Athor, dea dell'amore e della gaiezza. Il culto di Iside si diffuse da Alessandria in tutto il mondo ellenistico dopo il IV secolo a.C.: in Grecia comparve associato al culto di Horus, suo figlio, e di Serapide, divinità che deriva forse da una fusione di Osiride e Api.

 Lo storico greco Erodoto identificò Iside con Demetra, la dea greca della Terra, dell'agricoltura e della fertilità. Il triplice culto di Iside, Horus e Serapide fu poi introdotto (II secolo a.C.) a Roma e divenne una delle più diffuse ramificazioni della religione romana. In seguito si procurò una cattiva fama a causa di alcuni rituali licenziosi, e ci furono consoli che cercarono di eliminare o limitare il culto di Iside: a Roma si estinse definitivamente dopo l'istituzionalizzazione del cristianesimo, mentre gli ultimi templi egizi di Iside furono chiusi a metà del VI secolo.

Serapide Nella mitologia greca ed egizia, dio associato a Osiride, Ermes o Ade, adottato nel culto intorno al III secolo a.C. Gli egizi lo consideravano un'incarnazione di Api, toro sacro che dopo la morte fu venerato come Osiride; nella mitologia greca, Serapide era rappresentato sia come un dio della fertilità e della medicina sia come il re dei morti nel Tartaro

Apocrifi dell'Antico Testamento Libri considerati discutibili o inaccettabili sotto il profilo dottrinale dalla Chiesa cattolica, che li esclude dal canone dei libri ispirati. Il termine "apocrifi" (dal greco apókryphos, "celato", "nascosto"), utilizzato dalla Chiesa antica, sembra tuttavia provenire dagli ambienti dello gnosticismo, in cui si tenevano nascoste le dottrine e le opere esoteriche ritenute troppo preziose per essere divulgate ai più. Poiché la Chiesa si oppose a tale atteggiamento, il termine tra i cristiani divenne poi sinonimo di falso. La collocazione di un testo tra gli apocrifi dipende dalla definizione del canone: l'ambiente del giudaismo alessandrino, che aveva prodotto la versione greca della Sacra Scrittura (detta dei Settanta), considerava sacri alcuni testi respinti invece dal giudaismo palestinese: Tobia, Giuditta, Sapienza, Siracide (Ecclesiastico), Baruc, i due libri dei Maccabei e alcune sezioni dei libri di Ester e Daniele (complessivamente però accettati). L'ebraismo rifiutò poi definitivamente tali scritti, accolti invece, insieme agli altri, dalle Chiese cristiane antiche.

 In seguito, anche i protestanti, conformi al canone ebraico, collocarono queste opere tra gli apocrifi. L'ebraismo produsse molte altre opere, appartenenti a un'epoca che si colloca tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C., di vario genere e provenienza, espressione di una letteratura non riconosciuta ufficialmente né dalla Sinagoga né dalla Chiesa cattolica e che viene quindi definita apocrifa (i protestanti preferiscono definirla pseudoepigrafica). Ne sono esempi gli scritti di Qumran, il libro dei Giubilei, il libro di Enoc, il Testamento dei Dodici Patriarchi, i Salmi di Salomone, il terzo e il quarto libro di Esdra, gli Oracoli Sibillini ecc. I temi che compaiono sono espressione della varietà di idee e di interrogativi presenti nel giudaismo sia prima sia dopo la nascita del cristianesimo: l'immortalità dell'anima, l'origine del male, la natura del peccato, il destino dopo la morte, l'arrivo e il regno del Messia, la salvezza.Nel III e IV secolo, quando cominciò ad affermarsi la teologia cristiana, una trattazione teorica del problema del male divenne particolarmente urgente, poiché la dottrina del cristianesimo si fondava sull'esistenza di una divinità onnipotente e buona, ma contemporaneamente riconosceva la reale esistenza del male. Alla fine del IV secolo sant'Agostino formulò la soluzione maggiormente accettata dai pensatori cristiani successivi. In un primo tempo egli aveva accolto la teologia dualistica del manicheismo; tuttavia, la successiva lettura di opere neoplatoniche e l'insegnamento di sant'Ambrogio lo prepararono alla conversione al cristianesimo e alla conciliazione teologica della fede cristiana in un Dio buono, creatore dell'Universo, con la presenza del male nel mondo.Arianesimo Eresia cristiana del IV secolo che prende il nome da Ario, il sacerdote alessandrino che negò la natura divina di Gesù Cristo entrando in conflitto con il suo vescovo nel 319 e subendo la condanna all'esilio nel 325. Ario insegnava che, essendo Dio ingenerato e senza principio, il Figlio, seconda persona della Trinità, in quanto generato non può essere considerato Dio come il Padre e non esiste dall'eternità, ma è stato creato, come tutti gli altri esseri, per volontà del Padre, cosicché fra Padre e Figlio non sussisterebbe un legame di natura ma di adozione.

Monarchianismo Dottrina eretica cristiana che nel II e III secolo si oppose al concetto di Trinità, il mistero teologale che nell'unico Dio riconosce la distinzione di tre persone, sostenendo la necessità di una definizione più rigorosa del monoteismo. Accanto alla corrente dell'adozionismo, secondo cui Gesù, nonostante il concepimento verginale, sarebbe rimasto uomo fino al giorno del suo battesimo, quando lo Spirito Santo avrebbe fatto di lui il Figlio di Dio per adozione, apparve quella del monarchianismo modalistico. I seguaci di questo movimento, convinti del fatto che le tre persone della Trinità fossero semplicemente manifestazioni di un essere divino unico, furono detti anche "patripassiani", in quanto sostenevano che a patire sulla croce (la "passione") sarebbe stato il Padre sotto l'apparenza del Figlio. Quest'ultima dottrina fu propugnata nel III secolo dal sacerdote Sabellio, da cui il nome di sabellianesimo, con cui si designa questa corrente.

Concili di Nicea Due concili ecumenici della cristianità, tenuti a Nicea, città dell'antica Bitinia, in Asia Minore.

PRIMO CONCILIO DI NICEA  
Tenuto nel 325, fu il primo concilio ecumenico e venne convocato dall'imperatore Costantino I per risolvere la controversia ariana (Vedi Arianesimo) sulla natura di Cristo; a esso parteciparono 318 vescovi dell'impero su 1800. Il simbolo niceno, che definiva la consustanzialità del Figlio col Padre, venne accolto come posizione ufficiale della Chiesa circa la divinità di Cristo. Il concilio stabilì anche la celebrazione della Pasqua la domenica successiva alla Pasqua ebraica, e riconobbe al vescovo di Alessandria un'autorità sulla Chiesa d'Oriente simile a quella semipatriarcale del vescovo di Roma, il papa. Da questa proclamazione di autorità nacquero i patriarcati.

SECONDO CONCILIO DI NICEA  
Convocato nel 787 da Irene, imperatrice d'Oriente, fu il settimo concilio ecumenico; a esso parteciparono 350 vescovi, soprattutto bizantini. Malgrado le obiezioni degli iconoclasti (Vedi Iconoclastia), il concilio ammise la venerazione delle immagini e ordinò che queste venissero ripristinate nelle chiese dell'impero.

Concili di Costantinopoli Otto concili cristiani tenuti a Costantinopoli (oggi Istanbul, in Turchia). La Chiesa cattolica ne riconosce solo quattro come ecumenici: i primi tre e il sesto, chiamato quindi "quarto concilio di Costantinopoli".

PRIMO CONCILIO DI COSTANTINOPOLI (381)  
Fu il secondo concilio ecumenico della Chiesa, convocato da Teodosio I, imperatore d'Oriente. I 150 vescovi presenti pronunciarono la condanna di varie eresie, riaffermarono le decisioni del primo concilio ecumenico, quello di Nicea (325), affermarono che lo Spirito Santo è consustanziale e coeterno con il Padre e il Figlio con cui forma la Santissima Trinità e riconobbero al vescovo di Costantinopoli il posto d'onore dopo quello di Roma.

SECONDO CONCILIO DI COSTANTINOPOLI (553)  
Quinto concilio ecumenico della Chiesa. Fu convocato da Giustiniano I, imperatore bizantino, per esaminare gli scritti dei teologi greci Teodoro di Mopsuestia, Teodoreto di Ciro e Iba di Edessa. Questi scritti, conosciuti come i Tre capitoli, precedentemente esaminati al concilio di Calcedonia del 451, furono condannati.TERZO CONCILIO DI COSTANTINOPOLI (680)  
Sesto concilio ecumenico. Su richiesta di Costantino IV, imperatore bizantino (668-685), condannò il monotelismo, una dottrina che sosteneva che Gesù aveva un'unica volontà, nonostante possedesse le due nature, umana e divina.

QUARTO CONCILIO DI COSTANTINOPOLI (691)  Fu convocato da Giustiniano II, imperatore bizantino (685-695; 705-711) per istituire un codice legislativo per la Chiesa. Questo in seguito divenne parte del diritto canonico della Chiesa ortodossa, ma fu largamente rifiutato dalla Chiesa cattolica. Il concilio del 691 fu considerato in Oriente come un supplemento dei due precedenti concili ecumenici (il quinto e il sesto) ed è quindi noto come sinodo quinisesto ("quintosesto"). Fu anche chiamato "sinodo trullano", poiché si svolse in un trullum ("sala a cupola") del palazzo imperiale.

QUINTO CONCILIO DI COSTANTINOPOLI (754)  Fu convocato dall'imperatore bizantino Costantino V (741-775), per affrontare la questione del culto delle immagini. Il concilio condannò tale culto, ma questa posizione fu respinta dal settimo concilio ecumenico, tenuto a Nicea nel 787; il concilio del 754 non fu riconosciuto come ecumenico in Occidente.

SESTO CONCILIO DI COSTANTINOPOLI (869-870)  È considerato il quarto concilio di Costantinopoli dalla Chiesa cattolica che lo riconosce come proprio ottavo concilio ecumenico. Fu convocato da Basilio I, imperatore bizantino, per confermare la deposizione da parte sua di Fozio, patriarca di Costantinopoli. Fozio, il principale artefice dello scisma del IX secolo tra la Chiesa d'Oriente e quella d'Occidente, fu deposto formalmente. Il concilio dell'869-870 non venne riconosciuto dalla Chiesa d'Oriente.

Filioque Espressione latina che significa "e dal Figlio", aggiunta al simbolo niceno dal III concilio di Toledo nel 589: Credo in Spiritum Sanctum qui ex Patre Filioque procedit ("Credo nello Spirito Santo, che procede dal Padre e dal Figlio"). L'espressione si riferisce alla dottrina della processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio e, benché accolta dalle Chiese occidentali come contenuto di fede dalla fine del IV secolo, la formula non venne autorizzata per l'uso liturgico generale prima dell'inizio dell'XI secolo.

 Fu avversata vigorosamente da Fozio, patriarca di Costantinopoli nell'867 e 879; la Chiesa orientale non accolse l'aggiunta per due motivi: 1) la modifica era stata apportata unilateralmente, mutando un credo approvato da concili ecumenici; 2) la formula rifletteva una visione occidentale della Trinità, a cui si opponeva la maggior parte dei teologi bizantini. Al concilio di Ferrara-Firenze del 1439 si compì un infruttuoso tentativo di unificazione delle due prospettive. Le Chiese d'Oriente e d'Occidente sono rimaste separate e la dottrina del Filioque è considerata uno dei motivi principali della loro divisione.

Tutto ciò che è sopra citato si può trovare in ogni enciclopedia che racconta la storia della trinità,del peccato originale,del figlio di Dio. E cosi possiamo vedere che l'umanità si è presa grande libertà di giocare con i testi della Bibbia. Infatti questa invasione, nella Bibbia ha portato tante contraddizioni , tra i versi. E ancora continua a tutt'oggi. Questo fatto rovina la fiduca nella comunicazione della Bibbia, cioè non si può dire mai che La Bibbia è al 100% parola identica originale di Dio. Tutto ciò non è nostra invenzione, ma la Bibbia testimonia se stessa: Marco 14:55-56 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano.Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi.

Simbolo niceno-costantinopolitano Professione di fede cristiana. Il primo simbolo niceno (o credo) propriamente detto venne adottato al concilio di Nicea, convocato nel 325 per dirimere una controversia a proposito delle persone della Trinità e della divinità di Cristo; il concilio dichiarò Cristo homooúsios (greco, "della stessa sostanza" del Padre) per correggere l'errore della fazione omoiusiana ("di sostanza simile"). Un successivo simbolo niceno, chiamato più propriamente niceno-costantinopolitano o costantinopolitano, si fonda sul simbolo del IV secolo composto sotto l'influenza del vescovo di Gerusalemme, san Cirillo. È contenuto nell'Ancoratus di sant'Epifanio di Salamina ed è tradizionalmente, ma erroneamente, attribuito al I concilio di Costantinopoli, svoltosi nel 381. Delle 178 parole di questo secondo "simbolo niceno" solo 33 sono tratte sicuramente dal simbolo del 325. Il secondo credo, considerato come ecumenico da orientali e cattolici e dalla maggioranza delle Chiese riformate, utilizza la forma singolare per le parole che dovrebbero esprimere consenso: "credo", "spero", "confesso". Al concilio di Toledo (589), la Chiesa occidentale aggiunse l'espressione Filioque.

Padri della Chiesa Nella Chiesa cattolica, gli scrittori ecclesiastici che fissarono la dottrina cristiana prima dell'VIII secolo. Gli scritti dei padri, che formano la cosiddetta letteratura patristica, sintetizzarono la dottrina quale emerge dalla Bibbia, specialmente dai Vangeli, dagli scritti dei padri apostolici, dai pronunciamenti della Chiesa e dalle decisioni dei concili, fornendo un corpus omogeneo di insegnamenti cristiani da trasmettere alle popolazioni dell'impero romano. I padri più autorevoli sono anche dottori della Chiesa. I primi padri orientali, tra i quali Clemente Alessandrino e san Giustino martire vennero notevolmente influenzati dalla filosofia greca, mentre i padri occidentali, come san Gregorio Magno e san Gerolamo evitarono la sintesi del pensiero pagano e cristiano.

 La Chiesa ha stabilito quattro requisiti necessari per attribuire il titolo di "padre della Chiesa" a uno scrittore: oltre ad appartenere al periodo della Chiesa antica, un padre della Chiesa deve avere condotto una vita santa, i suoi scritti devono essere complessivamente privi di errori dottrinali, devono contenere un'eccellente difesa o un'illustrazione della dottrina cristiana e devono avere goduto dell'approvazione della Chiesa.

Concilio Assemblea convocata per deliberare e decidere sulla dottrina e altri argomenti del cristianesimo. Prima del XII secolo il termine era usato come sinonimo di sinodo, termine che attualmente, tuttavia, indica in senso stretto un concilio diocesano a cui partecipa il clero di una diocesi ed è normalmente presieduto da un vescovo. Altri concili, in ordine gerarchico ascendente, sono: provinciale, primaziale, nazionale, patriarcale e generale o mondiale.

 La Chiesa cattolica annovera negli annali ventuno concili ecumenici, che traggono il loro nome dal luogo in cui si sono tenuti; gli ortodossi e molti protestanti riconoscono unicamente l'autorità dei primi sette; Martin Lutero accettava solo i primi quattro.

 Nelle Chiese protestanti si possono considerare equivalenti in autorità ai concili ecumenici cattolici i seguenti istituti: l'Assemblea generale presbiteriana, le Conferenze generali metodiste, le Convenzioni generali della Chiesa protestante episcopaliana. Il termine "concilio" indica anche, presso i protestanti, assemblee radunate per trattare questioni dottrinali e amministrative, sebbene questi concili non possiedano l'autorità dei concili cattolici; per battisti e congregazionalisti, ad esempio, i concili nazionali valgono meramente come assemblee consultive.

 Quando il papa convoca rappresentanti della Chiesa da tutta la cattolicità per un concilio di cui approva le decisioni con un atto esplicito e formale, il concilio convocato è definito "ecumenico". Prima della convocazione del I concilio lateranense da parte di papa Callisto II nel 1123, erano gli imperatori di Costantinopoli, nominati protettori della Chiesa, che avevano facoltà di convocare concili; dal 1123 i concili devono essere convocati dal papa e presieduti da lui o dai suoi legati. Teoricamente è concilio ecumenico qualsiasi concilio le cui conclusioni vengano approvate dal papa, ma generalmente i concili ecumenici sono stati convocati come concili generali. Questo ha fatto sì che il termine "ecumenico" fosse considerato un sinonimo di "generale", se riferito a un concilio.

Eresia Dottrina religiosa contraria al dogma di una Chiesa o di una religione. Il termine "eresia" in origine indicava una convinzione maturata individualmente (dal greco háiresis, "scelta personale"), ma già negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di san Paolo indica un atteggiamento settario. Negli scritti cristiani posteriori la parola è utilizzata nell'accezione negativa di "opinione sostenuta contro l'insegnamento della Chiesa". Con il riconoscimento ufficiale del cristianesimo nell'impero romano, l'eresia divenne un crimine contro lo stato, punibile dalla legge secolare. Anche nel vasto mondo della Riforma, nel quale sono nati e si sono definiti i principi di interpretazione personale delle Scritture e di rifiuto dell'autorità ecclesiastica nel complesso della materia di fede, si mantiene, nel riferimento alla Bibbia, il criterio di una distinzione tra eresia e ortodossia (retta fede), come per altro i casi di Thomas Müntzer e Michele Serveto hanno dimostrato. In India, nel contesto di un mondo religioso non preoccupato di definire dogmaticamente la verità, la considerazione della particolare natura sacrale dei Veda ha costituito motivo di polemiche e divisioni: in questo senso, il buddhismo negatore dell'importanza dei Veda per la salvezza è stato respinto dall'induismo come falsa dottrina.

Serveto, Michele Nome italianizzato di Miguel Servet (Villanueva de Sigena, Lérida 1509 - Ginevra 1553), umanista e teologo spagnolo vicino alle posizioni anabattiste. Dopo studi di giurisprudenza, nel 1531 pubblicò l'opera De Trinitatis erroribus dove criticava le dottrine sulla Trinità sostenute dalla Chiesa, accusata di triteismo (adorazione atea di tre idoli). Costretto a fuggire e a vagabondare per l'Europa per non incorrere nelle sanzioni dell'Inquisizione, esercitò anche la professione di medico e geografo. Nella Christianismi restitutio (1553) sostenne tesi panteiste attribuendo all'uomo un'innata qualità divina che gli consente di agire insieme a Dio. Giunto a Ginevra incappò nei rigori calvinisti e fu condannato al rogo.

Monarchianismo Dottrina eretica cristiana che nel II e III secolo si oppose al concetto di Trinità, il mistero teologale che nell'unico Dio riconosce la distinzione di tre persone, sostenendo la necessità di una definizione più rigorosa del monoteismo. Accanto alla corrente dell'adozionismo, secondo cui Gesù, nonostante il concepimento verginale, sarebbe rimasto uomo fino al giorno del suo battesimo, quando lo Spirito Santo avrebbe fatto di lui il Figlio di Dio per adozione, apparve quella del monarchianismo modalistico.

Se la Bibbia fosse rimasta poi al 100% parola di Dio in essa sarebbe impossibile trovare versi contraddittori l'un l'altro.Nel Qur'an Dio dichiara:

Qur'an 4:80-82 Chi obbedisce al Messaggero obbedisce ad Allah. E quanto a coloro che volgono le spalle, non ti abbiamo inviato come loro guardiano! Dicono: "Siamo obbedienti!"; poi, quando ti lasciano, una parte di loro medita, di notte, tutt'altre cose da quelle che tu hai detto. Ma Allah scrive quello che tramano nella notte. Non ti curar di loro e riponi la tua fiducia in Allah. Allah è garante sufficiente. Non meditano sul Corano? Se provenisse da altri che da Allah, vi avrebbero trovato molte contraddizioni.

Cari amici cristiani credenti,dotti della chiesa, il Qur'an vi invita a controllare eventuali contraddizioni, se ci sono o No.Perchè se ci fossero contraddizioni non sarebbe parola di Dio, ma un libro di qualsiasi essere l'umano.Ogni persona che legge attentamente la Bibbia,può capire perfettamente che la comunicazione originale di Gesù(pscl) è stata deviata dalla sua originalità, tramite scrivani,traduttori,dotti della chiesa. 325 d.c. anche la chiesa deviò i suoi insegnamenti e da qui cominciarono i misteri dell'incarnazione, della crocifissione, della risurrezione, della Trinità, del peccato originale, della riparazione e così via. Se una sedia ha tre piedi, non rimane a lungo in piedi anzi casca con un soffio,cosi come una falsa comunicazione alla fin fine crolla,ed è forse  per questo motivo che l' insegnamento della chiesa ha poco successo visto che soltanto il 13% dei cristiani di oggi sono praticanti come da statistica,l' 87% invece non praticano o meglio la  maggior parte di loro sono ateisti o credono soltanto a Dio e non credono nella chiesa..Qualcuno potrebbe anche dire: Se la Trinità non fosse stata rivelata dall' Eccelso Dio o da Gesù (pscl)  perché allora il  Cristianesimo cerca di insegnarla? Come descritto sopra, tutto ciò è tradizione e cultura degli antichi Romani e Greci che per tramandare queste loro culture e tradizioni, hanno dato inizio ad una religione mista tramite concili. Chi vuole approfondire questo fatto può dare un'occhiata alla Nuova Enciclopedia cattolica, Volume XIV, p. 295. Loro stessi l'ammettono!!! Che Gesù (pscl), Giovanni, Matteo, Luca Marco, tutti gli apostoli e anche Paolo erano completamente inconsapevoli del mistero della Trinità.!!

Quando diciamo ai cristiani che non esiste nulla circa la trinità nella Bibbia, ci rispondono che le parole sono nascoste tra i versetti di insegnamento di Gesù(pscl) e noi non siamo all'altezza di capire. Cari amici dicendo cosi vi contraddite con Gesù(pscl):

Giovanni 18:19 Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.

Adorazione del dio-sole Romano era molto popolare durante il terzo secolo d.c. e fra i gentili pagani come era da secoli fa. Questo fatto diventato popolare con l'Imperatore Constantino prese l'iniziativa di cambiare le regole,per esempio:

La manifestazione o incarnazione della dio-sole Romano è suprema,partendo da questo base:

Primo Concilio Nicea(325 d.c.):

    1- Definirono il giorno di Natale il 25 di Dicembre perchè in questo giorno cadeva il compleanno del dio- sole Romano  

    2- Definirono il giorno di adorazione la domenica,(era il Sabato), perché nel giorno di domenica morì Sole-dio Romano (Giorno di morti) e il giorno santo del sole-dio Apollo.

    3- Definirono figura simbolica del sole-dio Romano una croce di luce, figura simbolica del Cristianesimo. Perché prima il simbolo ufficiale del Cristianesimo era un pesce, simbolo dell'ultima cena.

    4- Definirono la maggior parte dei rituali. Perché non corrispondevano a rituali compiuti al compleanno del sole-dio nelle loro proprie celebrazioni

    5- Definirono le scritture da leggere. Quelle che non corrispondevano alle loro dottrine furono considerate apocrife.

    6- Definirono la sostanzialità del Figlio col Padre e divinità

    7- Definirono la venerazione delle immagini.(pregare davanti ad immagini come statue,i santi…ecc.)

    8- Definirono l'incarnazione.(come Gesù(pscl) è dio incarnato)

Primo concilio di Costantinapoli (381 d.c.):

    9- Definirono che lo Spirito Santo è consustanziale e coeterno con il Padre e il Figlio con cui forma la Santissima Trinità per onorare Dei dei Romani.

Terzo Concilio di Costantinopoli (680 d.c.) :

    10- Con ordine di Costantino IV, imperatore bizantino (668-685 d.c.), condannò il monoteismo, una dottrina che sosteneva che Gesù aveva un'unica volontà, nonostante possedesse le due nature, umana e divina.

Quinto Concilio di Costantinopoli (754 d.c.):

    11- Fu convocato dall'imperatore bizantino Costantino V (741-775 d.c.), per affrontare la questione del culto delle immagini. Il concilio condannò tale culto.

Qur'an 5:75-83 Il Messia, figlio di Maria, non era che un messaggero. Altri messaggeri era- no venuti prima di lui, e sua madre era una veridica. Eppure entrambi mangiavano cibo . Guarda come rendiamo evidenti i Nostri segni, quindi guarda come se ne allontanano. Di': « Adorerete all'infuori di Allah qualcuno che non ha né il potere di nuocervi né di giovarvi? Allah tutto ascolta e conosce». Di': « O Gente della Scrittura, non esagerate nella vostra religione . Non seguite le stesse passioni che seguirono coloro che si sono traviati e che hanno traviato molti altri, che hanno perduto la retta via. I miscredenti fra i Figli di Israele che hanno negato, sono stati maledetti dalla lingua di Davide e di Gesù figlio di Maria . Ciò in quanto disobbedivano e trasgredivano e non si vietavano l'un l'altro quello che era nocivo. Quant'era esecrabile quello che facevano! Vedrai che molti di loro si alleeranno con i miscredenti. E' così esecrabile quello che hanno preparato, che Allah è in collera con loro. Rimarranno in perpetuo nel castigo. Se credessero in Allah e nel Profeta e in quello che è stato fatto scendere su di lui, non li prenderebbero per alleati, ma molti di loro sono perversi. Troverai che i più acerrimi nemici dei credenti sono i Giudei e politeisti e troverai che i più prossimi all'amore per i credenti sono coloro che dicono:« In verità siamo nazareni», perché tra loro ci sono uomini dediti allo studio e monaci che non hanno alcuna superbia. Quando sentono quello che è sceso sul Messaggero, vedrai i loro occhi versare lacrime per la verità che vi hanno riconosciuto. Dicono: « O nostro Signore, noi crediamo: annoveraci tra i testimoni!

Qur'an 68:1-12 Nûn . Per il calamo e ciò che scrivono ! Per Grazia di Allah tu non sei un folle , 
e in verità ci sarà per te infinita ricompensa, e in verità di un'immensa grandezza è il tuo carattere .
Vedrai, e pure loro vedranno chi di voi ha perso la ragione. Il tuo Signore ben conosce chi si allontana dalla Sua via e ben conosce coloro che seguono la retta via. Non obbedire a coloro che tacciano di menzogna. Vorrebbero che tu fossi accondiscente e allora sarebbero accondiscendenti anche loro .Non dare ascolto ad alcun miserabile spergiuro , al diffamatore, seminatore di maldicenza, a quel grande nemico del bene, trasgressore, peccatore,

Questo mistero della trinità di dio non era  concetto di un romanzo, ma una teoria e una credenza di tanti popoli prima dei cristiani.: 

La triade egiziana di Ramses II, Amon-Ra, e Noce. 

La triade egiziana di Horus, Osiris, e Isis.  

La triade di Palmyra di dio della luna, dio dei Cieli e dio del sole. 

La triade Babilonese di Ishtar, Pecchi, e Shamash.  

Il Mahayana triune buddistico del corpo della trasformazione, del corpo del godimento, e del corpo di verità. 

La triade indù (Tri-murti) di Brahma, Vishnu, e Siva. E cosi via….

Anche la Bibbia è testimone per questo gli apostoli di Gesù(pscl) raccontano in Atti 14:1-15:

Atti 14:1-14 Anche ad Icònio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e vi parlarono in modo tale che un gran numero di Giudei e di Greci divennero credenti. Ma i Giudei rimasti increduli eccitarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli. Rimasero tuttavia colà per un certo tempo e parlavano fiduciosi nel Signore, che rendeva testimonianza alla predicazione della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi.E la popolazione della città si divise, schierandosi gli uni dalla parte dei Giudei, gli altri dalla parte degli apostoli.Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi per maltrattarli e lapidarli, essi se ne accorsero e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe e nei dintorni, e là continuavano a predicare il vangelo.C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava il discorso di Paolo e questi, fissandolo con lo sguardo e notando che aveva fede di esser risanato, disse a gran voce: «Alzati diritto in piedi!». Egli fece un balzo e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, esclamò in dialetto licaonio e disse: «Gli dèi sono scesi tra di noi in figura umana!».E chiamavano Barnaba Zeus e Paolo Hermes, perché era lui il più eloquente.Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Barnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: «Cittadini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi…

Il concetto di risurrezione era una credenza dei Greci, come molti altri pagani adoravano la terra e associavano la sua fertilità con la fertilità di una donna. Molte dee di madre terra sorsero fuori di questa credenza, come Aphrodite Hera. Con questa dea di madre terra usci fuori il concetto di un uomo-dio che impersonò il ciclo della vegetazione e venne spesso associato al ciclo del sole. Nel caso di Osirus, Baal, e Cronus, esso rappresentò anche un re deceduto adorato come divino. Questa uomo-dio sempre fu presunto essere nato tra il 21 e il 25 di Dicembre, così come corrisponde il

solstizio d'inverno (tempo di anno quando il Dio sole è nato). Quaranta giorni più tardi, o circa è il tempo di Pasqua, Egli doveva essere ucciso, posato in una tomba e riesumato dopo tre giorni così che il suo sangue potesse essere capannone sulla terra e in ordine mantenere o ripristinare la fertilità della terra stessa e quindi provvedere alla salvezza del suo dio anima. Questo era un segnale per credere che loro stessi anche avrebbero avuto vita eterna. Questo uomo-dio di solito era nominato il Soter (il Redentore). Questo Soter di solito era  uno solo, ma a volte poteva essere in tre figure diverse, (Dio di cielo,Dio di mare). Questa uomo-dio in seguito sarebbe sconfitto o addirittura lacerato in pezzi ,cosi da far prevalere il suo nemico. A questo punto, la vita apparirebbe essere stata succhiata fuori della terra. Ma un terzo essere ritorna ad impersonare il dio morto, e a ripristinare il ciclo e a sconfiggere il nemico.

Tutto ciò era molto familiare con la Nuova Alleanza di Paolo, che egli predicò ai gentili e ai pagani alla fine del terzo secolo, così da avvicinarsi alle loro credenze stabilite. San Paolo cosi come lo chiamano i cristiani, modellò intenzionalmente o non la religione dei Gentili pagani.

Paolo stesso dice:

1Corinzi 6:12 «Tutto mi è lecito!». Ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Ma io non mi lascerò dominare da nulla.

1Corinzi 9:20-22 mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge di , pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno.

Come noi abbiamo visto nelle sezioni precedenti, questo fatto è confermato davvero nella Bibbia  dopo la partenza di Gesù, i suoi seguaci fedeli continuarono a tenere alla loro presenza quotidiana al Tempio degli ebrei (il più santo delle sinagoghe ebree) in osservanza della religione di Mose. 

Atti 2:46 Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore,

Questo sarebbe stato anche oltre credenza se loro avessero predicato l'annullamento totale e distruzione della legge di Mose, come Paolo fece e come Gesù già prevedeva sarebbe avvenuto: 

Giovanni 16:1-4 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato. Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi.

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