La Verità
Indice
Prefazione
Gesù nel Qur'an
Chi è Gesù(pscl)
Chi Segue
Possono Unire
Prospettiva
Dialogo
Dialogo-1
Dialogo-2
Dialogo-3
Dialogo-4
Dialogo-5
L'antico Paganesimo
Vero Fondatore
l'Origine della Trinità
La Dottrina
Le Scritture
Un ritratto Bibblico
Come salutare?
Falso Profeta?
Analisi
Maiale
Perchè l'Apostoli
Gesù Negato?
Dio è Uomo?
Re di Re?
Gesù musulmano?
Chi sono i Figli
Figlio di Dio
Miracoli Simili
Gesù è un Ebreo?
Perchè deve morire?
Melchisedec
Genitori di Eva?
Gabriele più grande di Dio
Lo Spirito e la Statue
Dioa ha paura?
Possono ucidere?
Ebraico o Greco?
Ismaele o Isacco?
Fate vostra scelta
Il Vangelo di Giovanni
Le scritture incompleto
10 comandamenti
Il Bastardo?
Due libri Uguali
Un libro Ispirato?
perche maledizione
Profeti di Dio
Emmanuele Significa?
Il peccato Originale
Gesù disse mai?
Se gesù è Dio
Io Sono
Gesù non è Dio
Gesù è figlio Unico?
Gesù è il Padre
Gesù e Miracoli
Gesù nella Bibbia
Gesù e lo Spirito
Gesù e Mesia
Gesù non deve dire?
Gesù fu innalzato
Non possiamo salvare
Perchè lo adorano?
Dia ha un Dio?
Quante figli ha Dio?
Chi è più grande?
Come dobbiamo pregare?
La Bibba e Maometto(pscl)
Chi è Gesù?
l'Islam Respinge
Tradizione l'Islamica
Cose è l'Islam
Puro Monoteismo
Donne
Poligamia
La guerra Santa
Ultimo Parola
Cari Cristiani
99 Nomi di Allah
Ebrei come pensano
Poligamia

Poligamia (pluralità delle mogli)

A rigor di termini, poligamia significa pluralità di coniugi.Più in particolare, se un uomo ha contemporaneamente più mogli,si dovrebbe parlare di poliginia. Ma, siccome il lettore ordinario

non fa nessuna distinzione fra i due termini, questi verranno usati indifferentemente. Quando diciamo poligamia in questo contesto,il termine significa attualmente poliginia nel vero senso di quest'ultima parola. D'altro canto, se una donna ha più di un coniuge, si parla di poliandria. Se si tratta di una mescolanza di uomini e donne, si ha allora un matrimonio di gruppo o matrimonio comune.Questi tre tipi fondamentali di matrimonio plurimo sono stati più o meno praticati da differenti società in differenti epoche in differenti circostanze. I1 modello più comune è la poliginia; essa è tuttavia necessariamente limitata a un'infima minoranza di una data popolazione, per varie ragioni. Questo è il solo modello di matrimonio plurimo ammesso dall'Islam. Gli altri due, la pluralità dei mariti (poliandria) e i matrimoni di gruppo sono assolutamente proibiti nell'Islam.

In ogni caso, non è corretto affermare che giudaismo e cristianesimo siano sempre stati monogamici o categoricamente contrari alla poligamia; non lo sono nemmeno oggi. Alcuni importanti studiosi giudei, ad es. Goitein (pp. 184-185) informano che immigrati ebrei poliginici procurano alle autorità israeliane difficoltà e disagio. La posizione dei cristiani mormoni e ben conosciuta. Analogo è il punto di vista di quei vescovi afroasiatici cho preferiscono la poliginia all'adulterio, alla fornicazione,alla convivenza. Solo negli USA, sembra che coloro i quali convivano senza essere sposati siano centinaia di migliaia.E' interessante notare come vi sia una stretta relazione fra

la monogamia rigorosa e formale e la frequenza della prostituzione, dell'omosessualità, dei rapporti illegittimi, degli adulteri,del lassismo sessuale in genere. La storia delle civiltà greco-romana e giudaico-cristiana è ancor più rivelatrice sotto questo rispetto, come può mostrare una sommaria storia dell'istituto familiare dal punto di vista sociologico (2).Rivolgendoci al caso dell'Islam, nel mondo occidentale troviamo molta gente la quale ritiene che un Musulmano sia un uomo posseduto

dalle passioni fisiche e in possesso di un numero limitato o illimitato di mogli e concubine. Molti individui, fra costoro, si mostrano sorpresi allorchè vedono un Musulmano con una sola moglie o addirittura scapolo. Essi credono che il Musulmano abbia la completa libertà di andare da una moglie all'altra o da un gruppo di mogli a un altro gruppo di mogli e che ciò sia facile come 1o spostarsi da un appartamento a un altro o come cambiarsi d'abito. Questo atteggiamento mentale è aggravato in parte dalle raffigurazioni di tipo romantico e dai romanzi da quattro soldi e in parte dal comportamento irresponsabile di alcuni Musulmani. L'inevitabile risultato di questa situazione è che milioni di persone non possono vedere la vivida luce dell'Islam e la sua filosofia sociale, proprio a causa di tali schermi che si sono frapposti. E' per tali persone che cercheremo di

discutere la questione dal punto di vista musulmano, dopo di che ciascuno sarà libero di trarre le proprie conclusioni.La poligamia come tale è stata praticata nel corso di tutta la storia umana. Fu praticata da profeti quali Abramo, Giacobbe,Davide, Salomone ecc.; da re e uomini di governo; da gente comune dell'0riente e dell'0ccidente nei tempi antichi come in quelli moderni. Ancor oggi, essa viene praticata fra Musulmani e non musulmani d'0riente e d'0ccidente sotto varie forme, alcune delle quali sono lecite, mentre altre sono illecite e ipocrite; a volte in segreto e a volte pubblicamente. Non c'è bisogno di fare delle grandi ricerche per scoprire dove e come un gran numero di individui sposati mantengano rapporti intimi con amanti, coniugate o nubili, le

frequentino o si accompagnino occasionalmente con altre donne, sotto la protezione della legge. Piaccia o non piaccia ai moralisti, resta il fatto che la poligamia è un dato di fatto e può esser vista dappertutto e trovata in ogni periodo storico.Al tempo delle rivelazioni bibliche, la poligamia era comunemente accettata e praticata. Era accettata religiosamente, socialmente e moralmente; e nessuno aveva alcunché da obiettare. E' forse questo il motivo per cui la Bibbia non ha trattato l'argomento:proprio perché la poligamia era una cosa normalissima, una realtà ordinaria. La Bibbia non la proibisce, non la regola né la limita.Alcuni hanno interpretato la parabola evangelica delle vergini come la manifestazione di un assenso a tale istituzione: in particolare, un assenso al mantenimento di dieci mogli contemporaneamente.Quando 1'Islam venne ripresentato da Muhammad, la pratica della poligamia era comune e profondamente radicata nella vita sociale.

I1 Qur'an non ignorò tale pratica e non la condannò, ma nemmeno la lasciò proseguire senza regolamentarla e senza disciplinarla.I1 Qur'an non poteva essere indifferente di fronte a tale questione e non poteva tollerare il caos e l'irresponsabilità che si possono accompagnare alla poligamia. Così come fece con altre consuetudini sociali e altre usanze, il Qur'an intraprese a organizzare l'istitu-

zione e a purificarla in maniera tale da sradicarne i mali endemici e da garantirne i vantaggi. I1 Qur'an se ne occupò per il fatto che asso doveva essere realistico e non poteva tollerare alcuna confu-

sione nell'ambito famigliare, che costituisce l'autentico fondamento della società. I1 benefico intervento del Qur'an introdusse queste norme:

      1- La poligamia è lecita a certe condizioni e in certe circostanze.Si tratta di un permesso condizionato, non di un articolo di fede o di una pratica necessaria.

      2- Questo permesso è valido fino a un massimo di quattro mogli.Prima dell'Islam non c'erano limiti e garanzie di nessun genere.

      3- La seconda o la terza moglie, se viene sposata, gode dei medesimi diritti e privilegi della prima. Ha pieno diritto a tutto ciò che è dovuto alla prima. La parità fra le mogli in fatto di trattamento, alimenti e cortesia è un requisito preliminare della poligamia, una condizione che deve essere adempiuta da chi tiene più di una moglie. Questa parità dipende ampiamente dalla coscienza intima dell'individuo.

      4- Questo permesso costituisce un'eccezione al corso ordinario delle cose. E' l'extrema ratio, l'ultimo tentativo per risolvere alcuni problemi sociali e morali e per far fronte a difficoltà inevitabili. Insomma, è una misura d'emergenza e deve rivestire un significato di questo genere.I1 passo coranico attinente all'argomento recita cosi: Se temete di non poter trattare con giustizia gli orfani (che voi sposate o le cui Madri vi prendete in mogli), sposate donne di vostra scelta, due o tre, o quattro; ma se temete di non poterle trattare con giustizia, allora una so1a, o (una prigioniera) che la vostra mano destra possiede. Ciò sarà più conveniente per prevenirvi dal commettere ingiustizia :

      Qur'an 4:3 E se temete di essere ingiusti nei confronti degli orfani, sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono ; ma se temete di essere ingiusti, allora sia una sola o le ancelle che le vostre destre possiedono , ciò è più atto ad evitare di essere ingiusti .

      I1 passo fu rivelato dopo la battaglia di Uhud, nella quale furono uccisi molti Musulmani, sicché rimasero vedove e orfani;i sopravvissuti dovevano quindi garantire loro l'assistenza necessaria. Il matrimonio era un nodo per proteggere quelle vedove e quegli orfani. I1 Qur'an diede questo avvertimento e indicò questa possibilità di scelta per proteggere i diritti degli orfani e impedire ai tutori di commettere ingiustizia a danno dei loro tutelati.Da questo contesto risulta chiaro che non fu 1'Islam

      a inventare la poligamia e che, introducendo le regole suddette,esso non la incoraggia come norma. Esso non la abolì, perché, se fosse stata abolita, lo sarebbe stata solo in teoria e la gente avrebbe continuato a praticarla, come possiamo notare oggi fra altre popolazioni, le cui leggi e consuetudini sociali non ammettono la poligamia. L'Islam è venuto per essere tradotto in pratica, per essere vissuto, per essere messo in vigore, e non per restare nei libri o per essere considerato mera teoria.Esso è realistico e la sua visione della vita è praticabilissima.E' questo il motivo per cui esso consente una poligamia condizionata e ristretta; se fosse stato interesse del genere umano fare a meno di tale istituzione, DIO avrebbe certamente ordinato che essa cessasse di esistere. E chi è più sapiente di DIO? C'è una serie di motivi per cui 1'Islam permette la poligamia.Non c'è bisogno di immaginare tali motivi o di far delle congetture.Si tratta di motivi reali, che possono essere visti ogni giorno,dappertutto. Esaminiamone alcuni.

      In alcune società le donne sono più numerose degli uomini. Ciò avviene in particolare nelle zone industriali e commerciali,e anche in regioni che siano teatro di conflitti bellici. Ora,se una società musulmana si trova a far parte di tale categoria e se 1'Islam dovesse proibire la poligamia e limitare a una sola moglie il matrimonio legale, che cosa farebbero le donne non sposate? Dove e come potrebbero trovare la compagnia che la natura le spinge a desiderare? Dove e come potrebbero trovare comprensione, amore, appoggio e protezione? Le implicazioni del problema non sono semplicemente fisiologiche; sono anche morali, sentimentali, sociali, affettive, naturali.Ogni donna normale -anche se lavora nel mondo degli affari o all'estero o nel servizio di controspionaggio- desidera una sua casa, una famiglia. Ha bisogno di qualcuno di cui occuparsi e di qualcuno che si occupi di lei. Desidera svolgere una funzione sociale e famigliare. Anche se! consideriamo la cosa da un punto di vista strettamente fisiologico, la implicazioni sono tuttavia molto serie e noi non le possiamo ignorare; altrimenti, i complessi psicologici, gli esaurimenti nervosi, il disgusto sociale e l'instabilità mentale sarebbero i risultati dei problemi lasciati insoluti. Le dimostrazioni cliniche di tutto ciò sono sovrabbondanti.Questi desideri naturali e aspirazioni sentimentali devono trovare una realizzazione. L'esigenza di appartenere a qualcuno, di prendersi cura di qualcuno, di esser oggetto di cura da parte di qualcuno, devono essere soddisfatte in un modo o nell'altro. In una tale situazione le donne non trasformano la loro natura né conducono una vita di tipo angelico. Sentono invece che hanno ogni diritto a godere della vita e ad avere la parte che loro spetta. Se non possono averla in maniera lecita e decente, non mancano di trovare altre vie, benché rischiose e precarie. Pochissime sono le donne che possono fare a meno di una compagnia maschile permanente e sicura.La stragrande maggioranza delle donne nubili, in una tale socletà, trova la maniera di incontrare gli uomini. Organizzano ricevimenti, cocktails, e così via. I1 risultato di questa caccia disperata non è sempre morale o decente. Un uomo sposato può rivolgersi a qualche donna e questa cercherà di farlo suo, in maniera legale o altrimenti. Qualche donna può anche attrarre un uomo, che può trovarsi demoralizzato o depresso per una qualche ragione. Quest'uomo cercherà di avere rapporti intimi con lei, più o meno nascostamente,con le garanzie della legge o al di fuori di queste. Ciò avrà sicuramente degli effetti gravi sulla vita famigliare dell'uomo sposato in questione e rovinerà dall'interno la morale della società. Le mogli saranno abbandonate o trascurate; i figli saranno abbandonati; le faniglie si dissolveranno e così via.La donna che incontra un compagno in tali circostanze non ha sicurezza né dignità né diritti di alcun genere? 11 suo compagno, o il suo amante professionale, può essere accanto a lei,mantanerla, frequentare la sua casa recandole doni, esser pronto a riversare su di lei espressioni di amore appassionato e romantico. Ma qual'è la garanzia che essa ne trae? Come può essa impedire che egli se ne vada quando gli pare e l'abbandoni proprio nel momento in cui la sua presenza sarebbe più necessaria e la sua compagnia più desiderata? Che cosa gli inpedirà di disattendere queste esigenze? La morale? La coscienza? La legge? Nulla di tutto ciò sarà di alcun aiuto; la morale è andata a quel paese quando ha avuto inizio questo genere di relazione intima; la coscienza è rimasta paralizzata quando i due si sono concesso questo rapporto contrario a tutte le regole di DIO e dell'uomo; la logge della società non riconosce relazioni intime al di fuori di quelle con la propria moglie. Cosi, l'uomo può godere di questa facile compagnia finché lo desidera e una volta che i suoi sentimenti si sono raffreddati può andare a cercarsi un'altra donna e ripetere 1o stesso dramma senza responsabilità o obblighi da parte sua.La donna che ha avuto questa esperienza può essere ancora attraente e piacevole o piena di desiderio. Può anche cercarsi un altro uomo e fare una seconda prova. Ma potrà riceverne sicurezza, garanzia, dignità, diritti? Continuerà a percorrere il medesimo circolo vizioso, cacciando e sperando di essere cacciata. I1 suo fardello acquisterà sempre maggior peso, specialmente se ci sono dei figli di mezzo. Alla fine sarà dimenticata da tutti.Ciò non si addice alla dignità umana o alla delicatezza femminile.Qualunque donna, in questa situazione, è destinata a diventare o una malata di nervi o una ribelle animata dal risentimento e dall'avversione per la morale.D'altronde, nessuno può pretendere che tutti gli uomini sposati siano felici, contenti e soddisfatti del loro matrimonio.Sia per colpa sua o per colpa di sua moglie, il marito infelice cercherà un'altra compagnia e chiederà comprensione a qualche altra donna. E' facile che sia così quando le donne sono piu numerose degli uomini. Se ciò non può essere ottenuto per una via onesta, sarà per altri mezzi, col risultato di rapporti intimi caratterizzati dall'immoralità e dall'indecenza, rapporti che possono comportare prole illegittima, aborti e altri innumerevoli effetti negativi. Sono cose brutte e amare, ma si tratta di questioni reali e scottanti. Devono quindi essere risolte in un modo che dia garanzie all'individuo, maschio o femmina, e salvaguardi la società.La soluzione che 1'Islam offre sotto questo riguardo è il permesso, dato al marito infelice e insoddisfatto, di sposare una seconda moglie e vivere con lei alla luce del sole, in maniera responsabile e adempiendo egualmente a tutti i doveri verso la prima e la seconda moglie. In questo nodo, le donne nubili possono soddisfare le loro esigenze, realizzare i loro desideri,le loro aspirazioni legittime e i loro appetiti naturali.L'Islam dà loro il permesso di unirsi agli uomini in matrimonio e di godere di tutti i diritti e privilegi di cui godono le mogli legittime. In tal modo 1'Islam non cerca di scansare la questione o di ignorare il problema. Esso è realistico e franco,preciso e pratico. La soluzione offerta dall'Islam è legale,decente e benevola. L'Islam suggerisce questa soluzione perché esso non potrà mai tollerare l'ipocrisia nei rapporti umani.Esso non può accettare come lecito e morale l'atteggiamento di un uomo che secondo la legge è sposato con una sola moglie e nella pratica ha rapporti intimi con altre donne, rapporti che rimangono segreti. D'altronde, 1'Islam è nemico mortale dell'adulterio e non può ammetterlo. Il castigo per gli adulteri e le adultere può arrivare alla pena capitale, quella per i fornicatori consiste nel frustare ciascuno di loro con cento staffilate. Per l'ipocrisia, l'infedeltà e l'adulterio, che sono proibiti, non c'è altra alternativa se non la concessione della poli

      gamia legale. E questo è quanto 1'Islam ha fatto, con le norme e condizioni suddette. Se alcuni ritengono che ciò sia inaccettabile, devono ricorrere ad altre alternative non accettate o comunque non particolarmente favorite dall'Islam. E se qualcun altro può esercitare il controllo su di sé e può disciplinarsi sotto ogni riguardo,allora non c'è bisogno di poligamia. Lo scopo principale del1'Islam è di garantire la dignità e la sicurezza della persona e di proteggere l'integrità e la morale della società.Qualcuno ora si potrà chiedere che cosa sia meglio per una società di questo genere. E' bene lasciare che il caos e la condotta irresponsabile rovinino le basi stesse della società, o è meglio ricorrere alla soluzione islamica e applicarla? E' interesse della società ignorare i problemi sociali più scottanti, tollerare l'ipocrisia e l'indecenza, ammettere l'adulterio e i rapporti intimi clandestini? E' una cosa sana sopprimere i legittimi desideri e gli appetiti naturali di uomini e donne, soppressione che nella realtà non può essere efficace e che li può solo portare a sbocchi illeciti e immorali? Considerata che sia da un punto di vista sociale o morale o umano o spirituale o da qualunque altro punto di vista, la questione potrà esserc risolta solo nel senso che per la società e di gran lunga meglio consentire ai singoli di unirsi su una base legale e in maniera responsabile, con la salvaguardia della legge e sotto la superstisione delle autorità competenti.Anche se consideriamo la cosa dal punto di vista della donna,apparirà evidente che con questa soluzione l'Islam garantisce alla donna il dovuto rispetto, le assicura diritti e integrità,riconosce il suo legittimo desiderio di una compagnia maschile,le dà spazio nella società cui essa appartiene, le dà tutte le possibilità di occuparsi di qualcuno che le sia caro a di ricevere le cure di qualcuno. Ciò può suonare sgradevole a una donna che abbia già un marito e non possa immaginare che un'altra donna abbia accesso all'amore e alla protezione di lui, né possa concepire di dover dividere con una seconda moglie lo tenerezze e l'affetto del marito. Ma quali sono i sentimenti delle altre donne, quelle che non hanno un marito o un compagno sul quale fare affidamento? Dobbiamo ignorare la loro esistenza e credere che non abbiano diritto ad alcun genere di sicurezza e soddisfazione? Se le ignoriamo, sarà questo a risolvere il loro problema o a dar loro qualche soddisfazione? Che sentimenti e che reazioni avrebbe questa moglie qualora fosse lei a trovarsi in una situazione simile a quella delle donne senza un compagno? Non desidererebbe forse di appartenere a qualcuno e di essere rispettata e considerata? Non accetterebbe eventualmente un marito "in comune", se non potesse averne uno tutto per sé? Non sarebbe più felice, avendo una qualche protezione e sicurezza, anziché restarne totalmente priva? Che cosa accadrebbe a lei e ai suoi figli, se suo marito venisse attratto da una di quelle donne "in sovrap piu", a un cocktail o a una festa danzante? Che ne sarebbe di lei qualora egli abbandonasse la famiglia o trascurasse le proprie responsabilità per dedicarsi completamente alla nuova attrazione? Come si sentirebbe qualora venisse a sapere che l'unico uomo della sua vita ha dei rapporti con altre donne e tiene clandestinamente un'amante o frequenta qualche prostituta? Un uomo di tal fatta non è solo un fallimento ma anche una minaccia. E' ignobile e perverso. Sicuro! Ma il riconoscimento di tali qualità non reca nessun vantaggio a chi ha a che fare con lui. E' la donna -la moglie legittima cosi come la compagna illegittima- a soffrire di un simile stato di cose. Non è meglio, dunque, che entrambe le donne partecipino in giusta misura delle cure di quell'uomo e abbiano parimenti accesso alla sua compagnia, essendo entrambe ugualmente protette dalla legge? Un uomo del genere, in realtà, non è più il marito di una sola moglie. E' uno spregevole ipocrita,ma il male è fatto e l'anima ne risente. E' per proteggere tutte le parti in causa, per combattere l'immoralità,per prevenire un danno di questo genere e per salvare le anime dagli oltraggi, che 1'Islam interviene con benevolenza e consente all'uomo sposato di sposarsi un'altra volta, se c'è una buona ragione o una giustificazione.

      In alcuni casi, 1a moglie non è in grado di avere figli,per un motivo o per un altro. Per avere una vita famigliare nel vero senso della parola e contribuire alla continuità della specie umana, è fondamentale la presenza dei figli. Oltre a ciò, questo è uno degli scopi piu importanti del matrimonio e l'uomo desidera per natura di avere dei figli che preservino il suo nome e rafforzino i vincoli familiari. In una situazione del genere, l'uomo ha ordinariamente una o tre alternative:

    • a) dimenticare e reprimere il suo naturale desiderio di aver figli;
    • b) ripudiare la moglie sterile;
    • c) adottare dei bambini e dar loro il proprio nome.
    • Nessuna di queste alternative si adatta alla concezione islamica della vita e della natura. L'Islam non incoraggia né approva la repressione dei desideri legittimi e delle aspirazioni naturali. Esso aiuta invece a realizzare queste aspirazioni e questi desideri in maniera decente e lecita, perché il ricorso alla repressione, in tal caso, non fa parte del suo sistema. In tali circostanze il ripudio non è giustificabile,perchè non è colpa della donna il non poter avere figli. Inoltre, il ripudio è fra le cose lecite la più detestabile agli occhi di DIO ed è permessa solo quando non vi sia altra alternativa.D'altronde, la moglie può aver bisogno dell'aiuto e della compagnia di suo marito. Sarebbe crudele abbandonarla quando è bisognosa e disperata e quando non ha nessuno che si interessi di lei, dal momento che non è in grado di aver figli.Anche l'adozione è fuori discussione, perché 1'Islam ordina che ogni bambino venga chiamato col nome del suo vero padre e che,qualora tale nome sia sconosciuto, sia chiamato fratello nella fede:

      Qur'an 33:4-5 Allah non ha posto due cuori nel petto di nessun uomo, né ha fatto vostre madri le spose che paragonate alla schiena delle vostre madri, e neppure ha fatto vostri figli i figli adottivi . Tutte queste non son altro che parole delle vostre bocche; invece Allah dice la verità, è Lui che guida sulla [retta] via. Date loro il nome dei loro padri: ciò è più giusto davanti ad Allah. Ma se non conoscete i loro padri siano allora vostri fratelli nella religione e vostri protetti. Non ci sarà colpa per voi per ciò che fate inavvertitamente, ma per quello che i vostri cuori fanno volontariamente. Allah è perdonatore, misericordioso.  
      Ciò, naturalmente, non significa che un bambino privo di padre conosciuto o di qualcuno che si occupi di lui debba soffrire di privazioni o di mancanza d'affetto. Lungi da ciò.Significa solo che l'adozione, così come viene praticata attualmente,non è il modo migliore per dare a quel bambino una vita sicura e prospera. Nessuno può sostituirsi in maniera perfetta al vero padre o alla vera madre. I1 corso quotidiano degli eventi, le procedure e i casi legali complicati, 1e liti tra famiglie testimoniano che l'adozione non risolve mai il problema. Quanti sono oggi nei tribunali i casi nei quali i veri genitori chiedono la restituzione dei loro figli, che sono stati adottati da famiglie estranee e sono stati introdotti in ambienti diversi? Fino a quando può un padre o una madre normale vedere il proprio figlio in una casa estranea? Fino a quando possono affidare a genitori fittizi il compito di allevare il loro figlio nel modo giusto e di dargli la cura dovuta? Come si sentirà il ragazzo quando crescendo si renderà conto che i suoi veri genitori lo hanno ceduto ad altri e che ha avuto dei genitori putativi? Come reagirà quando scoprirà che i suoi veri genitori sono degli sconosciuti o che sua madre 1o ha ceduto per paura della miseria o per vergogna o per mancanza di sicurezza? Fino a che punto il bambino adottato è amato dagli altri membri della famiglia che lo ha adottato? Hanno piacere, costoro,che un bambino estraneo prenda il loro stesso nome de erediti i beni di cui essi sono gli eredi potenziali? Che cosa proveranno quelli che lo hanno adottato quando i veri genitori chiederanno la restituzione del loro figlio o quando il ragazzo stesso vorrà ricongiungersi ai suoi genitori autentici? Tutto ciò comporta molte complicazioni. L'istituto dell'adozione è indubbiamente poco sano e può provocare molto danno al bambino, ai genitori (putativi a reali),agli altri membri della famiglia che ha adottato, alla società in

      generale. L'adozione è una delle cause cha maggiormente incoraggiano molti individui a indulgere in attività e rapporti irresponsabili.Ai giorni nostri è diventata un commercio. Vi sono molte persone che mettono in "vendita" i loro bambini, come viene riportato dalla stampa. E ciò non accade nelle giungle dell'Africa o dell'Asia: avviene proprio qui da noi, in Canada e negli USA. A causa di tutto questo, 1'Islam non accetta un tale istituto né vede di buon occhio tale pratica fra i Musulmani:

      Qur'an 33:4-6 Allah non ha posto due cuori nel petto di nessun uomo, né ha fatto vostre madri le spose che paragonate alla schiena delle vostre madri, e neppure ha fatto vostri figli i figli adottivi . Tutte queste non son altro che parole delle vostre bocche; invece Allah dice la verità, è Lui che guida sulla [retta] via.Date loro il nome dei loro padri: ciò è più giusto davanti ad Allah. Ma se non conoscete i loro padri siano allora vostri fratelli nella religione e vostri protetti. Non ci sarà colpa per voi per ciò che fate inavvertitamente, ma per quello che i vostri cuori fanno volontariamente. Allah è perdonatore, misericordioso.Il Profeta è più vicino ai credenti di loro stessi e le sue spose sono le loro madri . Secondo il Libro di Allah, [nella successione] i legami parentali hanno priorità su quelli tra i credenti e tra gli immigrati, a meno che non vogliate lasciare un legato a favore dei vostri fratelli nella religione. Questo è scritto nel Libro [di Allah] . 
      Scartate queste tre alternative per le ragioni esposte più sopra, 1'Islam offre la propria soluzione. Esso consente a un uomo che si trovi in una tale situazione di risposarsi, di soddisfare le suo esigenze naturali e contemporaneamente tenersi la moglie sterile,la quale probabilmente ha ora bisogno di lui più di prima. Questa è una concessione, una soluzione che un uomo disperato può adottare, in luogo dell'adozione, del ripudio o dell'innaturale repressione delle proprie aspirazioni. E' un altro caso nel quale il risposarsi costituisce 1a miglior scelta possibile, un'altra via d'uscita da una situazione difficile, per aiutare gli uomini a vivere una vita normale e sicura sotto ogni riguardo.

      Vi sono casi e momenti nei quali la moglie non è in grado di adempiere ai suoi doveri coniugali. Può non essere in grado di essere la compagna piacente che dovrebbe o che vorrebbe.Può trovarsi in uno stato in cui non riesca a dare al marito tutto l'amore, la soddisfazione e l'attenzione che egli merita e desidera.Ciò può accadere ed effettivamente accade. Non è sempre colpa della moglie: può essere anche un fatto imputabile alla natura. Può trattarsi di una lunga malattia, di un periodo di degenza, o anche di indisponibilità periodica. Non tutti gli uomini possono avere la pazienza necessaria o esercitare l'autocontrollo o adottare una condotta angelica. Alcuni cadono nel peccato dell'immoralità, dell'inganno, dell'ipocrisia e dell'infedeltà. Esistono casi in cui alcuni mariti si innamorano delle cognate o delle nutrici o delle inservienti che vengono in casa a badare alla famiglia durante la malattia della moglie o durante il suo periodo di degenza. E' accaduto spesso che, mentre le mogli erano sottoposte a difficili operazioni chirurgiche o stavano partorendo, i loro mariti vivevano esperienze romantiche con altre donne. La sorella o l'amica della donna ammalata è il personaggio più frequente in tale dramma. Con tutte le migliori intenzioni,forse, essa viene ad aiutare la sorella o l'amica ammalata e a badare ai bambini o alla casa per un dato periodo: di qui 1e cose si sviluppano e si complicano. Quando la moglie è ammalata a casa o all'ospedale, il marito si sente solo o depresso. L'altra donna presente in casa, si tratti della sorella della moglie o della sua amica, ritiene che rientri nel suo compito mostrare al marito la propria simpatia e un pò di comprensione, che può esser sincera e onesta, così come può essere diversamente. Alcuni uomini o donne sfruttano questa semplice manifestazione di simpatia e la usano per i loro scopi. I1 risultato è talvolta un cuore infranto, e probabilmente anche una famiglia infranta. Problemi di questa specie non sono né immaginari né rari.Si presentano spesso alla gente. I giornali parlano talvolta di tali questioni. Anche le udienze dei tribunali sono una prova di questa realtà. L'agire dell'uomo sotto questo rispetto può esser chiamato meschino, immorale, indecente, vizioso ecc. Sicuramente! Ma questo risolve il problema? Serve a cambiare lo cose o a mutare la natura umana? L'azione è compiuta l'ingiuria è commessa ripetutamente, un problema scottante esige una soluzione praticabile e decente. I legislatori possono essere soddisfatti di una condanna esemplare di un uomo del genere e della sua azione? Devono permettere che mandi in rovina la propria integrità e distrugga le basi morali della società? Devono ammettere che l'ipocrisia e l'immoralità si sostituiscano all'onestà o alla fedeltà? I divieti e le condanne non hanno impedito ad alcuni uomini di commettere l'offesa o non hanno ravvivato loro coscienza. Anzi, hanno dato via libera all'ipocrisia, all'infedeltà clandestina e all'irresponsabilità, cose contro le quali 1a legge e i legislatori non possono far niente.Ora 1'Islan non può non far niente. Non può scendere a compromessi circa la morale o tollerare l'ipocrisia e l'infedeltà. Non può ingannare sé stesso o l'uomo con soddisfazioni fasulle e formali. Né 1'Islan può negare l'esistenza del problema o semplicemente ricorrere alla condanna e alla proibizione, perché ciò non attenua il danno. Per salvare un uomo di tal fatta dalla sua propria anima, per proteggere la donna che ha a che fara con lui (si tratti di sua moglie o della sua amante clandestina) contro le complicazioni non necessarie, per mantenere l'integrità morale della società, per ridurre il male al minimo, 1'Islam ha concesso il ricorso alla poligamia con le riserve o alle condizioni menzionate più sopra. Ciò deva essere applicato come misura d'emergenza ed è certamente una cosa molto piu sana della monogamia puramente nominale e dei rapporti irresponsabili fra uomo e donna. Uomini e donne che si trovino in una situazione disperata o in un pasticcio inestricabile possono ricorrere a questa soluzione. Se però esiste il timore dell'ingiustizia e del danno contro una delle parti, allora la regola è la monogamia.

      La natura stessa esige certe cose e azioni dell'uomo in particolare. E' l'uomo che ordinariamente compie viaggi d'affari e stà lontano da casa per diversi periodi, nel corso di viaggi lunghi o brevi, nel territorio nazionale o all'estero.Nessuno può assumersi la responsabilità di accertarsi che tutti gli uomini in tali circostanze rimangano fedeli e casti. L'esperienza insegna che la maggior parte degli uomini cadono e commettono atti immorali con donne estranee durante il periodo di assenza da casa, che può durare mesi o anni. Alcuni individui sono deboli e non possono resistere nemmeno alle tentazioni più facili da respingere. Come risultato, cadono in peccato e ciò può causare una rottura nella famiglia. Questo è un altro caso in cui si può applicare una moderata poligamia. E' molto meglio per un uomo di questo genere avere una seconda casa con una seconda moglie legale, che esser libero di commettere azioni immorali e irresponsabili. Ciò è molto meglio anche per la moglie; quando sa che suo marito è legato da vincoli legali e da principi morali nei suoi rapporti con un'altra donna, molto probabilmente si irriterà meno di quando egli gode della medesima intimità in altra maniera. Naturalmente la moglie non gradisce che il suo uomo venga condiviso da un'altra donna. Ma quando si trova in una situazione nella quale l'uomo deve scegliere fra l'essere legalmente responsabile e moralmente vincolato e, dall'altra parte, l'unirsi illecitamente e immoralmente con un'altra donna, allora la moglie sceglierà sicuramente la prima alternativa e accetterà la situazione.

      Comunque, se la moglie e danneggiata o i suoi diritti vengono violati, può sempre appellarsi alla legge o ottenere il divorzio, se questo è il suo interesse.Applicando la poligamia islamica a questo caso, si salva guarderanno l'integrità dell'uomo, la dignità della seconda donna e i valori etici della società. Questi casi non hanno bisogno di essere approfonditi. Sono dati di fatto nella vita di tutti i giorni possono essere rari, ma la pratica della poligamia fra i Musulmani è ancor più rara. I Musulmani che ricorrono alla poligamia sono certamente più rari dei mariti e delle mogli infedeli che vivono nelle società monogamiche.Benché sia rischiosa e contingente in molti dei suoi requisiti preliminari, come si è già spiegato, la poligamia è di gran lunga meglio della negligenza e dell'adulterio, dell'ipocrisia e della mancanza di sicurezza, dell'immoralità e dell'indecenza.Essa aiuta gli uomini e le donne a risolvere i loro difficili problemi su una base di realismo e di responsabilità. Essa riduce al minimo molte complicazioni psicologiche, naturali ed emozionali della vita umana. E' una misura precauzionale da applicare nell'interesse di tutte le parti in causa. Tuttavia essa non costituisce affatto, nell'Islam, un articolo di fede né si tratta di un'ingiunzione; è semplicemente un permesso da parte di DIO, una soluzione per alcuni dei più difficili problemi nei rapporti umani. I Musulmani ritengono che la poligamia legale e condizionata sia preferibile ad altri tipi di condotta che ai nostri giorni vengono adottati da molti uomini, uomini che vanno orgogliosi del matrimonio formale e della monogamia superficiale. La posizione del Musulmano è questa: in circostanze normali, la monogamia non solo è preferibile, ma è la norma. Diversamente, la poligamia può essere presa in considerazione e applicata se è necessario. Per completare la discussione, è opportuno esaminare i matrimoni del Profeta Muhammad. Questi matrimoni non costituiscono un problema per un Musulmano che intenda il carattere ideale del Profeta e le circostanze in cui ebbero luogo i suoi matrimoni. Spesso però tali matrimoni impediscono ai non musulmani di comprendere la personalità del Profeta e inducono a conclusioni irresponsabili e premature, le quali non giovano al credito del1'Islam o del Profeta. In questa sede non trarremo le nostre conclusioni né denunceremo quelle di altri. Presenteremo certi fatti e lasceremo giudicare i lettori.

      5- L'istituzione del matrimonio come tale gode nell'Islam di un'elevata considerazione.

    • E' altamente raccomandabile ed essenziale per una sana sopravvivenza della comunità.
    • 6- Muhammad non disse mai di essere immortale o divino. Più d'una volta mise l'accento sul fatto che egli era un mortale scelto da DIO per consegnare all'umanità il Messaggio divino.Per quanto esemplare e unica nel suo genere sia stata la sua vita, egli visse e morì come un uomo. Il matrimonio,perciò, fu per lui una cosa naturale, non un atto eretico o condannabile.

      7- Egli visse in un clima estremamente caldo, dove i desideri fisici gravano pesantemente sull'uomo, dove gl'individui raggiungono la maturità fisica in età assai precoce, dove la facile soddisfazione era una cosa comune fra la gente d'ogni categoria. Nondimeno, Muhammad non toccò mai donna finché non raggiunse i venticinque anni, età alla quale si sposò per la prima volta. In tutta quanta 1'Arabia egli era noto per il suo carattere impeccabile ed era chiamato Al Amin, epiteto che designa l'elevatissimo rango della sua etica.

      8- I1 suo primo matrimonio, avvenuto in un'età che per quella zona era eccezionalmente avanzata, fu quello con Khadija, una gentildonna due volte vedova che aveva quindici anni più di lui.Fu lei stessa a sollecitare il contratto di matrimonio ed egli accolse la proposta nonostante l'età più avanzata della moglie e nonostante che ella fosse vedova due volte. Alla sua età,Muhammad avrebbe potuto agevolmente trovare molte ragazze più carine, molte mogli più giovani ai lui, se fosse stato un uomodominato dalle passioni o dalla ricerca dei godimenti fisici.

      9- Con questa sola moglie egli visse finché raggiunse i cinquant'anni e da lei ebbe tutti i suoi figli, a eccezione di Ibrahim. Ella visse con lui finchè ebbe toccato i sessantacinque anni; finché Khadija visse, Muhammad non sposò nessun'altra donna e non ebbe rapporti intimi con nessun'altra all'infuori di lei.

      10- Quando proclamò il Messaggio di DIO, Muhammad era sui cinquant'anni e Khadija sui sessantacinque. Il Profeta e i suoi seguaci dovevano ora affrontare di continuo persecuzioni e pericoli. Nel frattempo Khadija morì. Dopo la morte di lei,egli rimase senza moglie per qualche tempo. Poi ci fu Sawdah,che nei primi anni delle persecuzioni si era rifugiata con suo marito in Abissinia. Al ritorno in patria, il marito morì e Sawdah aveva bisogno di un uomo che la proteggesse. La cosa più naturale per lei era di rivolgersi al Profeta, per la missione del quale suo marito era morto. I1 Profeta estese su di lei 1a sua protezione e la sposò. Ella non era particolarmente giovane o bella e piacente. Era una semplice vedova dal carattere vivace e rilassato. Più tardi, nel medesimo anno,il Profata fece una proposta di matrimonio a una ragazza di sette anni, Aishah, figlia del suo caro compagno Abubakr. I1 matrimonio venne consumato solo qualche tempo dopo l'emigrazione a Medina. I motivi di questi due matrimoni, è più che evidente, non sono certo da ricercarsi nella passione e nell'attrattiva fisica. Comunque, egli visse con le due mogli cinque-sei anni, fino all'età di cinquantasei anni, senza sposare nessun'altra donna.

      11-  Dal cinquantaseiesimo al sessantesimo anno, il Profeta contrasse nove matrimoni in rapida successione. Negli ultimi tre anni della sua vita non contrasse alcun matrimonio. La maggior parte di questi matrimoni fu contratta in un periodo di circa cinque anni nel quale egli stava passando la fase più difficile della sua missione. Era a quel tempo che i Musulmani si trovavano impegnati in battaglie decisive ed erano inpantanati in una serie indefinita di difficoltà d'ordine interno ed esterno. Era il periodo in cui la legislazione islamica era in via di formazione e venivano gettate le basi di una società islamica. I1 fatto che Muhammad fosse la figura predominante in questi avvenimenti ed il centro attorno al quale essi si svolgevano, e che la maggior parte dei suoi matrimoni avesso luogo in quel particolare periodo, è un fenomeno estremamente interessante. Esso merita l'attenzione di storici,sociologi, legislatori, psicologi ecc. Non può essere interpretato semplicemente in termini di attrazione fisica e di passione sensuale.

      12- Muhammad visse una vita estremamente semplice, austera,sobria. Durante il giorno era l'uomo più attivo della sua epoca, essendo egli capo di Stato, magistrato supremo, comandante in capo dell'esercito, maestro ecc. contemporaneamente.Di notte era l'uomo più devoto. Era solito trascorrere uno o due terzi della notte vegliando in preghiera e in meditazione. Qur'an 73:20 In verità il tuo Signore sa che stai ritto [in preghiera] per quasi due terzi della notte, o la metà, o un terzo e che lo stesso [fanno] una parte di coloro che sono con te. Allah ha stabilito la notte e il giorno. Egli già sapeva che non avreste potuto passare tutta la notte in preghiera ed è stato indulgente verso di voi. Recitate dunque, del Corano, quello che vi sarà agevole. Egli già sapeva che ci sarebbero stati tra voi i malati ed altri che avrebbero viaggiato sulla terra in cerca della grazia di Allah ed altri ancora che avrebbero lottato per la Sua causa. Recitatene dunque quello che vi sarà agevole. Assolvete all'orazione e versate la decima e fate ad Allah un prestito bello. Tutto il bene che avrete compiuto, lo ritroverete presso Allah, migliore e maggiore ricompensa. Implorate il perdono di Allah. In verità Allah è perdonatore, misericordioso.. I1 suo mobilio consisteva in stuoie,brocche, coperte e cose semplici di questo genere,benché fosse il re e il capo supremo dell'Arabia. La sua vita era così severa ed austera, che le sue mogli una volta lo esortarono alle comodità, senza però riuscirvi. Qur'an 33:48 non obbedire ai miscredenti e agli ipocriti, non ti curare della loro persecuzione e confida in Allah. Allah è sufficiente come protettore. Evidentemente non era, la sua, la vita di un uomo passionale e sensuale.

      13- Le mogli che egli si prese erano tutte vedove o ripudiate,a eccezione li una ragazza giovanissima, Aishah. Nessuna di queste donne vedove o ripudiate era particolarmente nota per il suo fascino o le sue bellezze fisiche. Alcune di loro erano più vecchie di lui e praticamente tutte cercavano da lui protezione e difesa o gli erano state date come doni e lui le aveva prese come mogli legittime.Questo è lo sfondo generale dei matrimoni del Profeta; non se né può certo trarre l'impressione che tali matrimoni rispondessero a esigenze fisiche o a pressioni sensuali. E'inconcepibile pensare che egli si tenesse un così gran numero di mogli per motivi di soddisfazione personale o di esigenze fisiche. Chiunque, amico o nemico, dubiti dell'integrità, morale o dell'eccellenza spirituale del Profeta a motivo di questi matrimoni deve trovare spiegazioni soddisfacenti per interrogativi come questi: perché si sposò per la prima volta a venticinque anni, dopo che non si era mai unito con nessuna donna? Perché scelse una donna rimasta vedova due volte che aveva quindici anni più di lui? Perché rimase con lei fino alla sua morte, quando egli aveva passato i cinquant'anni? Perché accettò di sposare tutte quelle donne vedove e ripudiate che non possedevano particolari attrattive fisiche? Perché condusse una vita così austera e severa, mentre poteva vivere in maniera facile e comoda? Perché contrasse la maggior parte dei suoi matrimoni nei cinque anni più impegnati della sua vita, quando la sua missione e la sua carriera erano a una svolta? Come sarebbe potuto riuscire a essere quello che fù, se fosse stato preso dalla vita del harem e dalle passioni? Vi sono molti altri interrogativi che potrebbero essere sollevati. La cosa non può essere interpretata semplicemente in termini di amore mondano e di desiderio erotico. C'è bisogno di un esame serio ed onesto.Esaminando a uno a uno i matrimoni di Muhammad, si possono trovare le autentiche ragioni dietro ciascuno di essi. Tali ragioni possono essere classificate nella maniera seguente.

      14- I1 Profeta venne al mondo per essere un modello ideale per l'umanità e così agli fu in ogni aspetto della sua vita. I1 matrimonio in particolare evidenzia questa sua funzione.Egli fu il marito più dolce, il compagno più amoroso e delicato.Egli si sottopose a tutte le prove dell'esperienza umana e ad ogni esame morale. Visse con una sola moglie e con diverse mogli, con mogli più anziane a con mogli più giovani, vedove e ripudiate, piacenti e meno piacenti, illustri e umili; ma in tutti i casi fu un modello di affabilità e di dolcezza.Egli fu destinato a sperimentare tutti i vari aspetti della condotta umana. Ciò può non essere stato per lui un piacere fisico; fu una prova etica e un compito umano, e un compito difficile.

      15- Il Profeta venne a instaurare un codice etico e a garantire ad ogni Musulmano la sicurezza, la protezione, l'integrità morale e una vita decente. La sua missione fu messa alla prova nel corso della sua vita e non rimase allo stadio fisso di dottrina.Di solito egli assunse sopra di sè la parte più difficile e fece la sua parte nel modo più scomodo. Guerre e persecuzioni lasciarono ai Musulmani un fardello di numerose vedove, orfani e donne sule. Queste donne dovevano essere protette e mantenute dai Musulmani sopravvissuti. Fu sua pratica costante aiutare queste donne a trovarsi una nuova sistemazione sposandosi coi suoi compagni. Alcune di loro furono rifiutate dai compagni del Profeta e altre cercarono la sua protezione e la sua garanzia personali.Realizzando pienamente tali condizioni e sacrificandosi per la causa dell'Islam, egli dovette fare qualcosa per alleviare la loro condizione. Un modo per farlo consisteva nel prendersele come mogli e accettare la sfida di gravi responsabilità. Così egli fece e si tenne più d'una moglie contemporaneamente, il che non era né un divertimento né una cosa facile. Dovette prender parte attiva al reinserimento di quelle vedove, orfane e ripudiate, perché non poteva chiedere ai suoi compagni di fare cose che lui non ora pronto a fare o alle quali non era pronto a prendere parte. Queste donne erano a carico dei Musulmani e dovevano essere mantenute tutte quante. Quello che egli fece,dunque, fu la sua parte di responsabilità e come sempre la sua parte fu la piu grande e la piu gravosa. Fu per questo che egli ebbe più d'una moglie ed ebbe più mogli di qualunque suo compagno.

      16- C'erano molte prigioniere di guerra catturate dai Musulmani e bisognose di sicurezza e protezione. Esse non furono uccise né venne loro negato alcun diritto, né sul piano generale dell'umanità né su quello particolare dei rapporti fisici. Anzi, vennero aiutate a sistemarsi mediante matrimoni legali coi Musulmani, anziché esser prese come concubine e conviventi ordinarie. Questo fu un altro fardello morale per i Musulmani e dovette essere portato comunitariamente, come responsabilita di tutti quanti. Qui, ancora una volta, Muhammad fece la sua parte e si assunse le proprie responsabilità sposando due di quelle prigioniere.

      17- I1 Profeta contrasse alcuni dei suoi matrimoni per ragioni socio-politiche. La sua principale preoccupazione era il futuro dell'Islam. I1 suo desiderio più grande era di rafforzare i Musulmani mediante ogni sorta di relazioni. Fu per questo che sposò la figlia giovanissima di Abu Bakr, il suo primo Successore,e la figlia di Omar, suo secondo successore. Fu per mezzo del suo matrimonio con Juwairiah che guadagnò all'Islam l'appoggio di tutta la tribù dei Bani Mustaliq e delle tribù loro alleate.Fu mediante il matrimonio con Safiyah che neutralizzò una gran parte dei giudei d'Arabia che gli erano ostili.Accettando come moglie Maria la Copta, che era originaria dell'Egitto, stabilì un'alleanza politica con un re di primo rango.Fu parimenti per motivi di amicizia con un sovrano vicino che Muhammad sposò Zaynab, inviatagli come dono dal Negus dell'Abissinia, nel cui territorio i primi Musulmani avevano trovato sicuro rifugio.

      18- Contraendo la maggior parte di questi matrimoni, il Profeta intendeva eliminare il sistema di rigida separazione sociale, le vanità tribali e nazionali, i pregiudizi confessionali. Sposò alcuna donne fra le più umili e le più povere. Sposò una ragazza copta dell'Egitto; una giudea, diversa per religione e per razza;una ragazza negra dell'Abissinia. Non si accontentò di insegnare la fratellanza e la solidarietà, ma credette in quello che insegnava e tradusse in pratica la dottrina.

      19- Alcuni matrimoni del Profeta avvennero per ragioni legislative e per abolire certe consuetudini corrotte. Tale fu il suo matrimonio con Zaynab, ripudiata dal liberto Zayd. Prima dell'Islam, gli Arabi non consentivano alle donne ripudiate di risposarsi. Zayd venne adottato da Muhammad e chiamato suo figlio,ché tale era l'usanza fra gli Arabi prima dell'Islam. Ma l'Islam abrogò questa usanza e disapprovò questa pratica. Muhammad fu il primo a esprimere tale disapprovazione in maniera pratica. Cosi egli sposò la ripudiata del suo figlio "adottivo",per mostrare che l'adozione non rende il ragazzo adottato vero e proprio figlio del padre che lo adotta e anche per dimostrare che il matrimonio è legittimo per le ripudiate.Per inciso, questa Zeynab era cugina di Muhammad e gli era stata offerta in sposa prima che se la prendesse Zayd. Allora egli l'aveva rifiutata, ma dopo il ripudio la accettò per i due suddetti motivi di legislazione: la liceità del matrimonio per le divorziate e il reale statuto dei figli adottivi. L'episodio di Zaynab è stato associato da alcuni con ridicole invenzioni circa l'integrità morale di Muhammad. Queste viziose invenzioni non meritano neppure di essere qui considerate.

      Qur'an 33:36-41 Quando Allah e il Suo Inviato hanno decretato qualcosa, non è bene che il credente o la credente scelgano a modo loro . Chi disobbedisce ad Allah e al Suo Inviato palesemente si travia.[Ricorda] quando dicevi a colui che Allah aveva gradito e che tu stesso avevi favorito: « Tieni per te la tua sposa e temi Allah», mentre nel tuo cuore tenevi celato quel che Allah avrebbe reso pubblico. Temevi gli uomini, mentre Allah ha più diritto ad essere temuto. Quando poi Zayd non ebbe più relazione con lei, te l'abbiamo data in sposa, cosicché non ci fosse più, per i credenti, alcun impedimento verso le spose dei figli adottivi, quando essi non abbiano più alcuna relazione con loro. L'ordine di Allah deve essere eseguito. Pertanto nessuna colpa al Profeta per ciò che Allah gli ha imposto: questa è stata la norma di Allah [anche] per coloro che vissero in precedenza L'ordine di Allah è decreto immutabile.[Essi] trasmettevano i messaggi di Allah, Lo temevano e non temevano altri che Allah. Allah è il più esauriente dei contabili.Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini, egli è l'Inviato di Allah e il sigillo dei profeti . Allah conosce ogni cosa.O voi che credete, ricordate spesso il Nome di Allah . Sono queste le circostanze che accompagnano i matrimoni del Profeta. Per i Musulmani non esiste il minimo dubbio sul fatto che Muhammad mantenne il più alto livello morale e fu in ogni circostanza il perfetto modello dell'uomo. Invitiamo i non musulmani a una seria discussione dell'argomento. Essi possono riuscire a raggiungere conclusioni valide. 

 

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